Il senso della ripartenza.


Affondare, lasciarsi andare al vuoto, cadere
quando tutto attorno sembra non valere
la pena di patire per quel che chiaman "amore"
ma di fatto sembra più il vezzo di un adulatore
che gioca le sue carte con strategia e vorace
si nutre del calore di chi viva tiene la brace. 
Così l'energia a poco a poco va in riserva,
si spegne l'ardore della tenace Minerva
considerata della giusta guerra la divinità,
saggia e madre degli strumenti della civiltà.
Colei che inventò il carro che alleggerisce il peso dalla schiena 
e il telaio che intreccia fili come trame da mandare in scena,
perde in un attimo tutta la propria sapienza
limitando la sua aspirazione alla sola sopravvivenza.
Fragile appare agli occhi di chi la guarda
se per coprirsi anche per poco tarda,
mostrando di sè il fianco senza protezione
in un attimo in cui stanca pecca di distrazione.
In realtà sa che si tratta della sua fiducia nell'altro,
atteggiamento che può sembrare affatto scaltro.
Lo sa che la sua non è, come dicono, fragilità
ma forse la faccia ingenua di una spiccata sensibilità
che fin da piccola cura come ginestra nel suo giardino,
d'inverno sommersa dalla neve ma a primavera fa capolino.
Se sia dote od onere non lo so davvero
ma di certo mi sento un soggetto intero,
che non va in frantumi ad ogni dolore provato
ma anzi se ne rinforza come vetro temprato.
Pertanto, sappi che se cado mi rialzo anche quando tocco il fondo,
se prendo acqua navigando comunque non affondo,
se soffro non appena posso tendo a reagire,
se subisco pressing come mediano so ripartire
perché in fondo credo che il trucco questo sia:
alzare il baricentro e in contropiede sfilare via
sulla fascia o centrale dipende dall'azione
che si sviluppa verso la meta in progressione.
A tal proposito non è importante che sia gioco di squadra quello individuato
per semplificare il senso della ripartenza, concetto sottovalutato,
perché di solito si cerca di eliminare del tutto il rischio di fallire
dimenticando che in fondo l'importante è appunto saper ripartire

Commenti

Post popolari in questo blog

Ultimi giorni dell'anno

8 marzo: quando la diversità è di natura, ma talvolta fa paura.