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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Ops... L'incontro con una buca a Roma

Piove, marci piano, tutto buio attorno. Tornando a casa ripensi a ciò che ti ha lasciato questo giorno. La sveglia, il lavoro, l'ansia di attendere un referto che per un attimo ti ha fatto arrendere di fronte alla tentazione di cedere allo sconforto che ti prende quando ti accorgi di quanto il percorso a volte sia contorto. Piove, tergicristalli che si muovono al ritmo dei tuoi pensieri. Schivi lungo la strada buche che sembrano crateri. Poi all'improvviso un colpo, un sussulto, esplode la ruota. I pensieri si bloccano come l'auto, in una strada remota. A questo punto lo sconforto sembra prendere il sopravvento, negli ultimi mesi dal gommista hai fatto l'abbonamento. Ma ad un tratto un pensiero: non sei più sola. Chiami e lui la tua rabbia raccoglie e consola. Finalmente senti di non dover fare per forza l'eroina, anche se un tempo la totale indipendenza ti dava adrenalina. Ora puoi chiedere aiuto senza correre il rischio di sparire, come in passato

Passo a due

Non la prima ma l'unica ambisce di essere la donna che arriva all'improvviso e rimescola le tessere di un puzzle che sembrava ormai compiuto, ma che in un attimo si mostra per ciò che è, insoluto. Enigma che si svela pian piano e semplice diventa, non più complicazione inutile, ora non spaventa. Si fa filo sottile, corda di altalena che verso il cielo spinge, fa sentire leggera, non è più cappio che il collo stringe. Gli occhi sorridono, i pensieri diventano poesie, i sentimenti rinascono, superate le peggiori carestie. Non dalla chiusura ma da naturale diffidenza si dissocia, la donna che torna ad amare e ad altra anima si associa. Danzando ritrova la leggerezza un tempo perduta, in un passo a due che trasforma in inchino ciò che sembrava una caduta.

8 marzo: quando la diversità è di natura, ma talvolta fa paura.

Attorno al focolare se ne stavano le donne un tempo quando indossavano solo le gonne. Mentre il marito era fuori a lavorare il loro lavoro per lo più in casa era da fare: lavare, tenere in ordine, cucire, cucinare, rassettare e pulire. Crescevano i figli come fanno le leonesse, se bene si osserva alcune modalità sono le stesse. Poi oltre alle cose da fare c'era tutto il resto, rispetto ad oggi era di certo un altro contesto dove magari sembra ora che il lato femminile fosse soltanto un atteggiamento servile. In realtà era un mondo ricco di emozioni, spesso represse, nascoste e le aspirazioni sembravano ridotte all'essere madre e moglie confinate nelle abitazioni, entro le soglie. Di fatto, gli angeli del focolare erano donne come noi, anche se ci sembravano avvinte al collo da nodi scorsoi, non libere e in una vita limitata costrette, diverse da quelle di oggi con tacco 12 e borsette convinte di fare ciò a cui aspira la loro mente in nome di una parità dei