Sul treno verso Milano

Caro Babbo Natale,
sono grande, questo lo so
e posso sembrare venale
ma credimi, non lo sono neanche un po’
Ti scrivo perché mi piace pensare
che tu ci sia davvero,
difficile da confessare
ma è un desiderio sincero.
Quest’anno ti chiedo cose per me soltanto
perché mi sono accorta che non l’ho fatto mai,
posso apparire egoista e anche tanto
ma so che tu mi capirai!
Perfino quando ero bambina ti chiesi
una volta un gioco per mio papà,
un flipper che per mesi
usai con lui a metà,
lo desiderava fin da piccino
ma non lo ricevette mai
forse perché era birichino
o i soldi in famiglia non erano assai.
Allora veniamo a noi
ma prima una premessa:
tu fai quel che puoi
tanto per me la magia è la stessa!
È stato un anno duro
di quelli che ce ne sono tanti
e te lo assicuro
che non mi perdo in pianti.
Solo ti dico che ora vorrei
un po’ di leggerezza
che soffi come gli alisei.
Vorrei trovare una carezza
quando stanca io saró,
un sorriso e un abbraccio
nel cui lasciarsi andare un po’,
ogni tanto mollare lo straccio
e la pesante armatura indossata tempo addietro
per non mostrare debolezza.
Ma io non sono San Pietro
che con le chiavi ha dimestichezza!
Le porte preferisco lasciarle aperte
o socchiuse quantomeno,
non amo le tavole deserte
ma nemmeno un banchetto troppo pieno
di quelli dove ti abbuffi
e nessuno sa da chi è stato invitato,
preferisco che oltre non si camuffi
chi per i suoi motivi si è imbucato,
che resti solo se gradisce la mia compagnia
e viceversa io sia libera col cuore
di esprimere la mia
senza alcun timore.
Ti chiedo un po’ di pazienza
che conserverò con tanta cura
perché per esperienza
se la perdi è una sciagura.
Tra i doni mettici anche un po’ di calore
di quel tipo che riscalda e non abbaglia,
te lo chiedo per favore,
perché tanti sono fuochi di paglia
altri invece mi hanno bruciata,
portami allora la saggezza
che fa essere equilibrata
senza rinunciare alla dolcezza.
Babbo Natale, caro mio,
so che la lista è lunga e dettagliata
e come vedi ho tardato nell’invio
temendo di apparire ingrata,
perché di cose belle
ne ho già molte se lo vuoi sapere,
ma ho provato sulla mia pelle
che lecito è chiedere
e risponder è cortesia.
Pertanto tra le lettere, c’è da essere sicuri,
terrai a cuore anche la mia.
Mille grazie allora e tanti cari auguri!

Commenti

  1. Cara Rossella, se fossi io Babbo Natale, ti avrei accontentato.
    Con affetto
    Roberta

    RispondiElimina
  2. Rossella... bellissima la letterina a Babbo Natale. Sono sicura che ti manderà i tuoi doni. Mi hai ispirato ... ne scriverò una anche io ☺

    RispondiElimina
  3. La leggo solo ora..che bella....prendo spunto, perche ad oggi...nn conosco quali siano i miei sogni, con molto disappunto...non saprei cosa vorrei...ma forse un desiderio ce l ho..essere felice almeno un po... ma bando alle ciance amica mia, sei una delle donne piu belle che ci sia.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Ultimi giorni dell'anno

8 marzo: quando la diversità è di natura, ma talvolta fa paura.

Il senso della ripartenza.